ABITARE RECUPERARE REINTERPRETARE
Abitazioni contemporanee, in grado di definire spazi dinamici e fluttuanti in relazione ai tanti momenti della giornata. Arredi e dettagli recuperati e reinterpretati conferiscono agli ambienti una personalità non globalizzata in grado di coniugare stili differenti in un linguaggio moderno, funzionale e sostenibile.
unità abitative
7 UNITÀ ABITATIVE AUTONOME
DIFFERENZIATE E SOSTENIBILI, TRA VILLINI E CORTI INTERNE
Prospetti
La ringhiera diventa il dettaglio, il filo conduttore di un linguaggio "manierista" del fronte strada; si semplifica sino a smaterializzarsi, conservando la permeabilità con i villini al contorno. Nell’angolo, l’intonaco bianco incontra il rosa antico e i nuovi balconi formano elementi scultorei di piani sbalzati.
Il non finito delle terrazze con i parapetti protesi verso il cielo, condizione diffusa nel sud, si esalta con elementi di contemporaneità; un’architettura parassita dalla forte personalità che disegna la strada , materializza le aspettative di Alfredo e segna il nuovo tempo.
Il prospetto del viale interno, un atrio verde ombreggiato da pergolati profumati, segna il passaggio pedonale e attraversa l’intero complesso, facilita i processi di integrazione e si rapporta al sistema viario esistente, unendo via Bonifacio con la corte e i parcheggi di via Bernardini.
Una corte interna recupera la voliera e l'originario aranceto come spazio dei bambini e segna il secondo ingresso con via Bernardini e l'area parcheggio.
500 METRI QUADRI DI SPAZI COMUNI
Una architettura articolata i cui spazi comuni e pertinenziali, generano processi di coesione tra i residenti e gli abitanti del quartiere; nello stesso tempo garantiscono riservatezza, sicurezza e prospettive privilegiate.
Piano ribassato, si accede da un doppio ingresso, le scale interne portano alle cantine di esclusiva pertinenza mentre la rampa esterna definisce l’area sosta per bici elettriche e lo spazio conferimento rifiuti.
Spazi comuni: centrale termico/idrica, stoccaggio rifiuti, bike parking.
Piano terra, riserva i giardini privati e i relativi posti auto. Il doppio accesso pedonale che attraversa la corte e l'aranceto, facilita i processi di integrazione e si rapporta al sistema viario esistente.
Spazi comuni: corridoio d'ingresso, corte interna con aranceto, posti auto con predisposizione wallbox.
Piano rialzato, definisce gli accessi alle due unità con giardino esclusivo e posto auto di pertinenza e l'atrio condominiale e relativo corpo scala.
Spazi comuni: atrio comune, servizio portineria, corpo scala e ascensore.
Piano primo e secondo, cinque unità configurate con una, due o tre stanze da letto, le cui dimensioni si proiettano all’esterno con un’articolazione di balconi, balconate, loggiati e terrazzi.
Spazi comuni: corpo scala e ascensore.
Piano terrazzo, un lastricato in “chianche” definisce lo stenditoio comune e l’area tecnica per l’alloggiamento del fotovoltaico e del solare termico. Un sistema di vasi accoglie un giardino e orto in quota per migliorare il benessere psicofosico.
Spazi comuni: orti in quota, stenditoio comune e impianto fotovoltaico e solare termico.